Review from Grind on the Road

Posted by Nick Skog on Tuesday, August 18, 2020 Under: Italian
From: Grind on the Road
Published: July 27, 2020

“Come sarebbero i Darkthrone se riuscissero a implementare in un unico sound le varie fasi della loro carriera?”. Questo quesito, per quanto possa essere azzardato, è il primo pensiero che mi è venuto in mente dopo il primo ascolto del nuovo lavoro in casa Feral Light. Quello proposto dalla formazione da Minneapolis è un black metal che incuriosisce molto per la varietà delle influenze che formano le sue fondamenta. Si sentono i rimandi alla storica band di Fenriz e Nocturno Culto, con le ritmiche black n’ roll e delle arie punkeggianti che non possono che far pensare a lavori come F.O.A.D., mentre derive più aggressive e primordiali strizzano l’occhio al seminale Panzerfaust e ai precedenti lavori, rimanendo comunque riferimenti vaghi e non copie prive anche di una minima personalità. Ma non è tutto qua, son ben evidenti anche i momenti in cui si fanno spazio sonorità più variegate e moderne, tendenti anche al post, mai prevalenti rispetto al lato più grezzo della proposta ma ben implementate. Life Vapor è il terzo album del gruppo, pubblicato a un solo anno di distanza dal precedente Fear Rides a Shadow, e segna la definitiva conferma del valore della creazione di Andy Schengrund, data l’affinazione e i continui passi in avanti che hanno caratterizzato questi cinque anni di attività.

La poliedricità del lavoro viene messa in evidenza sin dall’opener “Blood In Sand”, che non si limita ai settori dall’attitudine tendente al punk ma regala anche un innalzamento dell’intensità, sempre mantenendo una struttura e delle scelte basilari. I passaggi più intricati e vari arrivano in seguito, prevalentemente in pezzi come “Assuage” e “Last Gasp Invocation”. Il primo in partenza non mostra particolari cambiamenti, ma nel finale lascia spazio a degli inserti vagamente post-metal che fanno il loro sporco lavoro e non appaiono affatto fuori posto. Questa divagazione si ripete in “Last Gasp Invocation”, canzone che si apre sorretta da un buon groove per poi man mano crescere d’intensità senza mai sbilanciarsi troppo verso un attacco frontale. Dopo questi richiami che si possono associare per certi aspetti al sound degli statunitensi Tombs, nel finale torna a farsi sentire lo stile primordiale e aggressivo. Gli ultimi due pezzi son puramente black metal, un tributo alla fiamma nera che si conclude con l’alone di mistero dell’ultimo minuto di “In Summation”.

Life Vapor non scrive nulla di nuovo e certamente non è nei suoi interessi farlo. Lo si può capire anche dai primi lavori e qua si ha la conferma, lo stile della band canadese è incisivo e facilmente assimilabile, sorretto comunque dalla volontà di non cadere nella banalità e nel già sentito dati i molteplici riferimenti.

Rating: 7/10

In : Italian 


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 Released: May 22, 2020
Genre: Black Metal / Blackened Crust

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