Review from Aristocrazia Webzine

Posted by Nick Skog on Tuesday, May 19, 2020 Under: Italian
From: Aristocrazia Webzine
Published: May 16, 2020 

I Forlesen sono un gruppo nato da tre musicisti già appartenenti ad alcune realtà molto apprezzate su Aristocrazia, quali Lotus Thief, Botanist e Kayo Dot. Partendo da questo presupposto, le aspettative erano molto alte e l’album di debutto Hierophant Violent non le delude affatto.

Le due tracce che compongono l’opera si espandono tanto in durata — circa diciotto minuti ciascuna — quanto in termini musicali, inglobando elementi di diversi generi per creare sonorità magiche e surreali. Hierophant Violent preferisce muoversi con una certa lentezza, appoggiandosi a volte sul vuoto minimale dello slowcore e altre sulla pesantezza mastodontica del doom metal; al contempo, però, i brani sono tutt’altro che statici e si evolvono come nella migliore tradizione dell’universo post-, raggiungendo notevoli picchi di intensità con ritmiche altamente dinamiche che fanno da contraltare alle ipnotiche fasi ambient-drone.

Nonostante quanto detto finora sia già sufficiente a evocare una realtà parallela nella testa chi ascolta, i Forlesen rincarano la dose inserendo un’importante vena psichedelica che attraversa l’intero album, alla quale si aggiunge la voce femminile raffinata e angelica, in più occasioni coadiuvata da quella maschile altrettanto pregna di emozione. L’ascolto diventa così un’esperienza quasi sovrannaturale, in grado di far viaggiare la mente in un mondo immaginario fatto di mille colori e altrettanti suoni. Hierophant Violent è un album in cui luci e ombre si confondono, dove i concetti di delicatezza e impetuosità, di bellezza e di orrore sembrano andare di pari passo fino a fondersi; e se è vero che gli aspetti più luminosi risultano evidenti nell’atmosfera incantevole che si respira nell’opera, è altrettanto impossibile ignorare gli elementi più oscuri, il cui apice è indubbiamente l’improvvisa discesa negli abissi del black metal più opprimente in “Nightbridge”.

Eppure, in un contesto così surreale, la cosa più sconcertante è scoprire quanto riesca a essere immersivo l’ascolto: non esagero se dico che fin dalla prima volta i quasi venti minuti di ogni traccia sono volati come se fossero meno della metà; questo la dice lunga sulla capacità dei tre musicisti di indurre sogni a occhi aperti, abilità che comunque non stupisce più di tanto, considerando le altre realtà di cui fanno parte.

Hierophant Violent è una piccola perla che — a dispetto della sua natura così astratta e poco orecchiabile in senso stretto — riesce ad ammaliare con una facilità impressionante, tanto da rimanere impressa fin da subito non tanto per le melodie e gli aspetti prettamente musicali, quanto per le sensazioni e le emozioni che riesce a evocare. Sembra quasi un’opera fuoriuscita spontaneamente dall’anima dei Forlesen per arrivare direttamente a quella dei loro ascoltatori, e tenendo conto del fatto che è nata in un momento di profondo dolore, l’ipotesi potrebbe non essere così campata per aria.

In : Italian 


Tags: "forlesen" "forlesen hierophant violent" "lotus thief" "botanist band" "kayo dot" "palace of worms" "vesper moth" "nero order" 


 Released: April 18, 2020
Genre: Ambient / Doom / Black Metal

ORDER CD
ORDER BUNDLES
DIGITAL [NAME-YOUR-PRICE]