Review from Aristocrazia Webzine

Posted by Nick Skog on Tuesday, December 20, 2016 Under: Italian
From: Aristocrazia Webzine
Published: December 12, 2016

Il panorama doom-death metal melodico è di anno in anno più affollato, diviene quindi sempre più difficile cogliere impreparati gli abituali fruitori o sorprenderli. In alcune circostanze anzi è capitato purtroppo di deluderli, a causa di un appiattimento della proposta anche a opera di artisti che sinora avevano svolto il mestiere più che bene, ad esempio gli svedesi When Nothing Remains.

Dopo aver pubblicato nel 2012 il demo "The Lonely Aquarelle", gli ellenici Immensity fanno il proprio debutto all'interno di quest'ambito con "The Isolation Splendour". Si tratta di un album scolasticamente perfetto sia dal punto di vista dello stile compositivo (non troverete difficoltà a individuare le possibili fonti di ispirazione fra gli storici gruppi britannici degli anni Novanta, compagini provenienti da oltreoceano o realtà alquanto valide di ultima generazione) sia da quello atmosferico ed emotivo, in grado di accaparrarsi la simpatia dell'ascoltatore con semplicità.

Tre brani come "Heartfelt Like Dying", "The Isolation Splendour" e "Adornment" bastano e avanzano per comprendere quanto e come i Greci abbiano assorbito e fatto proprie le lezioni impartite in passato da coloro i quali hanno modellato e svecchiato il genere. Pur non aggiungendo nulla di nuovo, le sfruttano in maniera attenta e appassionata, con la sapienza di chi è in grado di maneggiarne i tratti distintivi con gusto, inclusi i ben assestati momenti malinconici in cui si affaccia la voce pulita e le sporadiche divagazioni in area progressiva ("The Sullen"), oltrepassando così la barriera del mero esercizio stilistico per capacità e proprietà, tuttavia peccando palesemente di personalità, che avrebbe garantito alla band un pieno riconoscimento.

Gli Immensity conoscono la strada da seguire, eccome se la conoscono, possiamo quindi sperare in lavori ancora più intensi e soprattutto intraprendenti a livello compositivo dell'alquanto gradevole "The Isolation Splendour"? Penso proprio di sì. In attesa che ciò accada, il consiglio è di godervi il piacevole ascolto.

Reviewed by: Gabriele Strano

In : Italian 


Tags: immensity  the isolation splendour  doom metal  death-doom metal  gothic doom metal  greek doom metal  underground metal  paradise lost  early anathema  my dying bride 

 Released: March 21, 2016
500 Copies
Genre: Atmospheric Death-Doom Metal


ORDER CD
STREAMING/DOWNLOAD